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Vola il mercato delle macchine usate

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La crisi dei semiconduttori e delle materie prime spinge il mercato delle macchine da lavoro usate. La poca disponibilità di macchine nuove in tutti i settori è ben nota ormai e riguarda non solo il settore edile ma anche quello agricolo e dei trasporti.
Le consegne di nuove macchine da parte di alcuni produttori e marchi sono state annunciate con ritardi fino alla metà o alla fine del 2022 e persino all’inizio del 2023.

Mancano le materie prime e il mercato delle macchine nuove è in crisi

La ripresa post pandemica spinta da un’impennata improvvisa della domanda, ha alimentato anche la necessità delle imprese di fornirsi di materie prime e macchinari. Tuttavia gli effetti benefici di questo clima positivo sembrano essere fortemente mitigati da una crisi che fa emergere quelli che sono i limiti strutturali dei sistemi produttivi. Questi sono disegnati sulla globalizzazione dei mercati e sulla scarsa capacità degli stessi produttori di essere resilienti e pronti ad affrontare situazioni incerte e impreviste. Così oggi oltre ai semiconduttori mancano altre materie prime per la produzione, come la plastica e l’acciaio.

La crisi internazionale nel settore automotive, causata dalla mancanza di semiconduttori, ha avuto un impatto importante: si stima che quest’anno venga persa la capacità produttiva di 7,7 milioni di veicoli. La preoccupazione maggiore è determinata dal fatto che il blocco si è concentrato pesantemente nel mese di settembre e le previsioni confermano il protrarsi della situazione fino a tutto il primo semestre del 2022.

I produttori fermano la produzione di macchine nuove

Se nelle filiere produttive di macchine da lavoro il contraccolpo non è stato immediato, per la buona disponibilità di veicoli presenti sui piazzali delle concessionarie, oggi si cominciano a vedere le prime avvisaglie di ricadute negative anche per i produttori di macchine da costruzione, macchine agricole, logistica e movimentazione materiali.

La produzione dei principali player di mercato è drasticamente calata, tanto che alcuni stabilimenti non riescono ad evadere gli ordini che arrivano dai mercati. CNH Industrial nel mese di ottobre, ad esempio, è stata costretta a interrompere la produzione di diversi modelli di macchine agricole, veicoli commerciali e altri mezzi da lavoro.

Le macchine da lavoro nuove non sono disponibili

Cosa sta succedendo al mercato delle macchine da lavoro nuove?

  • Nel settore agricolo si registra una carenza di trattori di piccole dimensioni, soprattutto nelle propulsioni tra i 60 e 100 cv.
  • Le macchine agricole di alta precisione ordinate adesso, caratterizzate da una tecnologia di agricoltura 4.0, saranno consegnate con notevole ritardo, solo a metà del prossimo anno.
  • I produttori del settore trasporto sono stati colpiti allo stesso modo da questa crisi. Scania, per esempio, già ad aprile aveva interrotto la produzione, e adesso annuncia rallentamenti nella produzione e nella consegna degli ordinativi delle nuove macchine da lavoro.
  • I ritardi nella consegna di macchine nuove ha avuto ripercussioni anche nel settore della logistica, tanto che i sindacati di settore (Anfia, Anita, Federauto, Unatras e Unrae) hanno chiesto ai ministeri competenti di agire per una proroga delle scadenze delle misure di credito d’imposta – il così detto super ammortamento – di almeno sei mesi, per non penalizzare le imprese di autotrasporto che, anche grazie a tali sgravi, hanno fatto investimenti sostenibili di rinnovo del parco mezzi.

Aumenta la richiesta di macchine da lavoro usate

In questo scenario complessivamente avverso per la fornitura di macchine nuove, la domanda di macchine da lavoro usate è in crescita e all’aumento dei prezzi del nuovo corrisponde un aumento anche delle macchine usate, in salita mese dopo mese.

Fabio Orlandi, Regional Sales Manager Italia, Romania & Turchia Ritchie Bros., intervistato da goWEM, afferma che se da un lato i segnali sono positivi con una propensione all’acquisto di macchine usate, dall’altro la disponibilità dell’usato, in tutta Europa, non riesce a soddisfare la domanda di acquisto. “È aumentata la domanda di usato sui nostri canali e i relativi prezzi di vendita medi: +22% del prezzo medio delle macchine compatte sul 2020 e addirittura +31% di aumento sul prezzo medio dei sollevatori telescopici, sempre rispetto allo scorso anno”. Dati confermati dall’analisi di mercato del terzo trimestre 2021.

Su Mascus i dati del trimestre settembre – novembre di quest’anno confrontati con quelli dell’anno 2020, confermano l’andamento. Si registra un aumento delle telefonate dai compratori ai venditori, in particolare

  • +4% nel settore delle costruzioni e delle macchine edili
  • +19% nella richiesta di acquisto di macchine agricole usate

L’aumento del numero di chiamate è un segno della ricerca di contatto diretto da parte dei compratori che hanno necessità urgente di acquistare una macchina per il lavoro e non trovano riscontro nel mercato delle macchine nuove.

Vuoi vendere il tuo usato?

Scrivici e ti contatteremo! www.mascus.it/salespage.aspx

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