Superbonus 110% | Ristrutturazione casa

Superbonus ristrutturazioni 110%

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Come funziona e quali sono le novità del Bonus 110%

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale – lo scorso 17 Maggio 2022 – della proroga fino al prossimo 31 dicembre 2022 dei benefici per gli edifici unifamiliari, il tanto famoso “Bonus 110%” si conferma una delle misure a sostegno dei cittadini (e delle imprese italiane della filiera edilizia) di maggior successo.

Apprezzatissimo, complesso, controverso e anche al centro di svariate frodi fiscali, il Bonus Ristrutturazioni 110% ha rivitalizzato il settore dell’imprenditoria edile e ha cambiato profondamente il mercato delle ristrutturazioni.

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Cosa prevede la nuova proroga del Bonus 110%

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto Aiuti, sono state introdotte misure correttive per ovviare agli abusi (e agli usi ai limiti della legalità) del Bonus 110%.

Per i lavori su edifici unifamiliari sarà infatti possibile ricevere il rimborso sotto forma di credito fiscale del 110% dei costi sostenuti a patto di aver svolto (e pagato) almeno il 30% dei lavori previsti entro il 30 Settembre di quest’anno (con una proroga rispetto al 30 Giugno previsto in prima istanza).

Resta invece invariata la scadenza per i condomini, e quello per le persone fisiche che intendono svolgere lavori su un edificio con più unità abitative accatastate (da 2 a 4, per la precisione): per entrambi il Bonus 110% potrà essere sfruttato fino al 31 Dicembre 2023.

Chi può accedere al Superbonus Ristrutturazione 110%

Il Superbonus Ristrutturazione 110% è destinato a

  • edifici unifamiliari (con accesso autonomo e indipendente sulla strada), per lavori svolti da persone fisiche con scadenza al 31 Dicembre 2022
  • immobili di edilizia residenziale pubblica, per lavori dagli IACP e affini con scadenza al 31 dicembre 2023
  • condomini, con scadenza al 31 dicembre 2023
  • edifici composti da 2 a 4 unità abitative accatastate (sia con unico proprietario che in comproprietà), con scadenza al 31 dicembre 2023
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Come ottenere il credito del Bonus 110%

Il credito ottenuto grazie al Bonus Ristrutturazione 110% può essere fruito direttamente dalle persone fisiche come detrazione d’imposta sulla propria dichiarazione dei redditi. 

La soluzione ideale per chi ha generalmente molte imposte da pagare e/o ha effettuato solo lavori di modesta entità è in 4 quote annuali di pari importo e nei limiti della propria capienza contributiva.

Quali cessioni del credito del Bonus 110% sono ammesse

C’è anche la possibilità di cedere il credito a un ulteriore soggetto fiscale. La possibilità di cedere il credito è stata fortemente limitata nei mesi precedenti per evitare possibili frodi, permettendo un unico livello di scambio fra privati.

La catena delle cessioni prevedeva fino a quattro passaggi:

  • Prima cessione: dal cittadino (persona fisica) proprietario dell’edificio alle imprese coinvolte nella realizzazione dei lavori o a qualunque altro soggetto
  • Seconda cessione: dalle imprese o soggetti che hanno acquistato il credito del primo trasferimento a banche, istituti di credito e intermediari finanziari iscritti nei rispettivi albi della Banca d’Italia (o a imprese di assicurazione che siano autorizzate ad operare in Italia)
  • Terza cessione: da chi ha acquistato il credito del secondo trasferimento a soggetti simili (quindi banche, istituti di credito, intermediari finanziari e imprese di assicurazione autorizzate a operare in Italia)
  • Quarta cessione: introdotta in seguito e in vigore dal 1 Maggio 2022, prevedeva la possibilità per le sole banche di cedere a sua volta il credito acquistato ai propri correntisti 

Quest’ultima cessione è stata aggiornata con il Decreto Aiuti, permettendo alle banche di cedere il credito ai soli soggetti professionali privati (ovviamente solo se propri correntisti) ma già a partire dalla seconda cessione, senza dover infatti aspettare il quarto trasferimento. Questi ultimi soggetti non potranno però poi cedere il credito a loro volta.

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Quali sono i lavori rimborsabili con il Bonus Ristrutturazione al 110%

Il Bonus Ristrutturazione 110% (anche definito SuperBonus) è un’iniziativa promossa dal Governo italiano volta a sostenere tutte quelle attività di ristrutturazione edilizia finalizzate a migliorare l’efficienza energetica, ilconsolidamento statico e la riduzione del rischio sismico di un edificio.

Lavori trainanti

Per accedere al Bonus, è necessario che sull’edificio venga svolta almeno una delle seguenti attività, definite trainanti:

  • miglioramento dell’isolamento termico esterno dell’edificio (il cosiddetto “cappotto termico”), che incidano per almeno il 25% sulla superficie disperdente dell’edificio stesso: 
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione
  • interventi antisismici (regolati dall’articolo 16 del Decreto Legge 63/2013 e generalmente identificati con i lavori previsti dal cosiddetto “sismabonus”)

Lavori trainati

Una volta svolti uno o più di queste attività trainanti, il SuperBonus 110% fornirà un credito anche per i seguenti lavori “trainati”:

  • attività di efficientamento energetico sull’edificio (come per esempio: sostituzione degli infissi esterni o l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda)
  • attività di eliminazione delle barriere architettoniche
  • installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica
  • installazione di infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici
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