Il mercato dell'agricoltura 4.0

Cresce il mercato dell’Agricoltura 4.0 in Italia

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Agricoltura 4.0 o Agricoltura di precisione: una sintesi dei dati più recenti. L’agricoltura 4.0 è un argomento di grande interesse, stiamo vivendo una vera e propria rivoluzione per il futuro del nostro pianeta e per lo sviluppo del settore agrario, con ricadute importanti anche sugli investimenti delle imprese agricole nazionali in tecnologie produttive innovative.

Quali sono i problemi dell’agricoltura mondiale e in Italia?

Secondo la FAO – Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura – per soddisfare il bisogno di tutti nel 2050 si dovrà produrre il 60% in più senza intaccare però le risorse naturali e senza impattare sull’ambiente. L’80% delle terre coltivabili e già utilizzato e si fa fatica a convertire il restante 20% e la popolazione mondiale continua a crescere. 

In Italia non abbiamo superfici necessarie per garantire grandi produzioni. L’agricoltura soffre la competizione del settore edilizia che ha occupato numerosi terreni. Sussiste l’obbligo morale di conservare la nostra bellezza paesaggistica che ostacola, di fatto, la riorganizzazione efficiente dei fondi agricoli. A questo si aggiunge la perdita nel tempo di appeal del mestiere dell’agricoltore, per cui abbiamo assistito a una progressiva perdita di forza lavoro.

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Quali sono le caratteristiche principali dell’Agricoltura 4.0?

L’ Agricoltura 4.0 è un sistema gestionale di produzione agricola integrata alla produzione di dati finalizzata principalmente a tre obiettivi:

  1. l’aumento di produttività sito-specifica
  2. il miglioramento della redditività aziendale
  3. la riduzione al minimo dell’impatto ambientale

Un sistema integrato abilitato a produrre dati, che possono essere poi decodificati in informazione e quindi in conoscenza della propria attività di produzione e di gestione, al fine di prendere decisioni corrette e di potenziare la tua azienda. L’agricoltura 4.0 permette di fare la cosa giusta, farla al momento giusto e farla nel modo giusto.
La gestione attraverso i dati è utile perché:

  • aumenta l’efficienza al fine di incrementare le rese e diminuire lo spreco di risorse impiegate (acqua, concimazione, carburanti, ecc.)
  • accresce la redditività cioè le entrate economiche per l’azienda
  • riduce al minimo l’impatto ambientale di ogni specifica coltivazione. 

Ogni singolo metro quadrato può essere ottimizzato per evitare sprechi e per destinare le risorse dove ce n’è più bisogno. 

Perché si dice Agricoltura 4.0?

Il quattro non è un numero casuale, fa parte di un cambiamento che parte da molto lontano e che ha già toccato l’industria e il settore terziario. L’agricoltura, una delle attività più antiche, è all’origine della civilizzazione umana: 

  • Prima e seconda rivoluzione: dal Neolitico l’uomo impara a coltivare e passa così da nomade a sedentario. Per assistere alla seconda rivoluzione dobbiamo attendere svariati millenni, fino al XVII secolo quando in Inghilterra vengono introdotte le rotazioni culturali, nuove attrezzature e nuovi metodi di produzione. 
  • Terza rivoluzione: un fondamentale passaggio avviene in Europa a cavallo tra la prima e la seconda guerra mondiale e consiste nell’introduzione delle macchine agricole a propulsione di idrocarburi fossili: trattori, coltivatori, trebbiatrici, ecc. È il passaggio cruciale che ha consentito una maggiore produzione per ettaro, grazie anche all’introduzione della chimica organica nei processi colturali. 
  • Agricoltura 4.0. Nel 1997 negli Stati Uniti d’America viene per la prima volta introdotto il termine Precision Farming – l’agricoltura di precisione o Agricoltura 4.0. Si tratta di un metodo che si prefigge di risolvere definitivamente la gran parte dei problemi dell’agricoltura mondiale.

E le macchine agricole che ruolo hanno in questo sistema?

Il mercato delle macchine agricolecontrollo e a gestione intelligente è, da solo, responsabile del 73% del fatturato dell’intero settore! I moderni macchinari possono utilizzare le mappe a scacchiera prodotte dagli Agrobig data e caricate a bordo di terminali dei trattori e di altre macchine agricole, che a loro volta producono i dati di lavorazione dei terreni (preparazione, semina, raccolta) li elaborano in tempo reale e possono modificare i parametri direttamente in fase di lavorazione. Se l’operatore non è in possesso di macchine di ultima generazione può richiedere delle mappe semplificate. 

Le ultime interessanti novità sono gli Agri robot, macchine a guida autonoma capaci di svolgere autonomamente alcune funzioni, come le lavorazioni più semplici e ripetitive, per esempio analisi e ricognizione o il diserbo meccanico. 

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Quali sono le prospettive di sviluppo del settore Agricoltura 4.0?

Secondo i dati dell’Osservatorio permanente dell’innovazione del Politecnico di Milano, l’Agricoltura 4.0 registra incrementi a due cifre, nonostante il perdurare della crisi pandemica. Nel 2020 il mercato degli investimenti è aumentato del 20% toccando il traguardo decisivo dei 540 milioni di euro.

Cresce anche il numero complessivo di soluzioni abilitanti (precisamente 538 – 100 in più rispetto al 2019), che si occupano di migliorare tutte le fasi del ciclo produttivo, dalla coltivazione alla semina/raccolta estendendo i vantaggi anche nelle aree di pianificazione delle attività e di manutenzione predittiva dei macchinari. Il binomio agricoltura e tecnologia rappresenta una nuova frontiera di sviluppo e oggi, l’agritech copre solo il 3-4% della superficie coltivata nazionale.

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